CLOS LENTISCUS

Sant Pere de Ribes – Penedes
Catalunya

 

 Azienda di Famiglia da 500 anni, i Fratelli Aviño recuperano la cascina con i terreni nel 2001. Impostano il proprio progetto sull’espressione massima della naturalità nel Penedès.

Puntano a conservare alcuni vitigni pressoché scomparsi: la Malvasia di Sitges (presidio Slow Food) ed il Sumoll, riuscendo a far rientrare anche questi due vitigni dimenticati all’interno della Denominazione Penedès (spumante).

Portandoci a visitare i vigneti vecchi degli anni Trenta ci raccconta: “Mio nonno ha sempre detto – se da sempre sono stati coltivati: Malvasia, Xarello, Sumoll, perché mai dovrei piantare Chardonnay e Cabernet Sauvignon? – questi vecchi vigneti sono la testimonianza del suo pensiero, preservare il nostro territorio e la nostra biodiversità”.

Siamo all’interno del Parco naturale del Garraf dove riescono a portare avanti un’idea di viticoltura biodinamica, auto-producendosi i preparati e senza l’influenza di vicini convenzionali. Essere immersi nella foresta vuol dire essere ospiti della natura circostante e degli animali selvatici della zona ai quali sempre lascia da bere nei periodi di siccità.Oltre al vino producono un incredibile miele di rosmarino, le api si sa sono amiche della biodiversità.
In cantina Manel segue le vinificazioni in maniera naturale, nessun prodotto additivo, zero solforosa .

Clos Lentiscus è presente con i suoi vini nei migliori ristoranti stellati di Spagna, a partire dal Cellar de Can Roca, i quali furono proprio i promotori di Clos Lentiscus.

Successivamente è diventato referenza anche per i bar à vin e bistrot di vini naturali, a Partire dal Bar Brutal di Barcellona fino all’imperdibile Bar Salvatge.

Visitare Clos Lentiscus è un sogno ad occhi aperti, un’azienda completamente immersa in una foresta di pini marittimi e macchia mediterranea, dove spiccano i grossi cespugli di rosmarino e gli alberi di agrumi, il profumo dell’aria è indescrivibile. Avere di fronte il Mediterraneo, suoli calcarei con presenza di fossili, viticoltura biodinamica, vitigni autoctoni quasi scomparsi, ci rendiamo subito conto del potenziale e della varietà degli elementi che Manel si trova a gestire... non ve ne pentirete!

 

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