Schermata 2016 04 28 a 15.38.18Con l’ultima tappa pressa l’enoteca romana Bibenda, si è concluso BEVO IBERICO, primo tour enologico promosso da VITE, ideato per presentare la nuova selezione di vini dalla penisola iberica, la selezione “BEVO IBERICO”.

7 le città coinvolte, 15 i locali che hanno ospitato l’evento e più di 600 bottiglie consumate: centinaia quelli che hanno potuto provare qualcosa di unico nel suo genere. Vini freschi, dinamici, dalla spiccata bevibilità.

"Sin dal principio, il nostro obiettivo – racconta Andrea Gaggero – è stato quello di stimolare la curiosità dei consumatori nei confronti di quello che a noi piace definire nuovo rinascimento enologico iberico. Sono anni infatti che, il mercato italiano e non solo, è colmo di vini provenienti da quelle zone, Spagna e Portogallo, che poco hanno a che fare con il grande lavoro di qualità che una buona parte di piccole aziende stanno portando avanti con mille difficoltà. Per questo motivo quest’anno, dopo aver selezionato alcune di queste realtà, abbiamo deciso di inaugurare il tour BEVO IBERICO, affinché si potesse raccontare in giro per l’Italia questa nuova ondata di vigneron iberici, attraverso i loro prodotti. Pure espressioni di terroir che, nel nostro catalogo, amiamo raccogliere come “vini atlantici” (vedi articolo), poiché spesso situate in riva all’oceano. In molti casi, forme di agricoltura di resistenza".

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BEVO IBERICO, tuttavia, non è stato solo un’occasione per confrontarsi con qualcosa ai più sconosciuto, ma ha rappresentato anche un momento di riflessione sul consumo di questi prodotti, cercando di uscire dai canoni convenzionali della degustazione professionale, lasciandosi trascinare dalla spontaneità del momento, piuttosto che da tempi prestabiliti e lontani dal modo tradizionale di bere questi vini.

"BEVO IBERICO – racconta Andrea - è anche un modo di interpretare e consumare il vino".

Un po’ come è successo in un anonimo mercoledì sera, alla Bottega delle Ombre, a Montichiari, dove sono stati serviti 200 calici di vino, 35 bottiglie di vino e più di cento ospiti hanno goduto di un momento conviviale, dal forte valore esperienziale.

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"Era importante per noi di VITE che la gente potesse sentirsi parte di un qualcosa di nuovo, senza soffermarsi troppo sulla bottiglia, ma lasciandosi travolgere dalla vitalità e dalla freschezza di questi vini".

Valentina Greco del Bistrot Nanà, insignito nel 2015 come “Bistrot emergente d’Italia”, è rimasta molto soddisfatta del suo BEVO IBERICO, non solo per il successo di pubblico ma soprattutto per la fervente curiosità scaturita durante il corso dell’evento. 

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“E’ stato bello riscontrare tra gli ospiti una fame di conoscenza per questi prodotti nuovi, che, date le loro caratteristiche, ben si prestano ad un consumo fresco e dinamico. Anche i ragazzi in cucina hanno avuto modo di apprezzare i prodotti selezionati e, fuoriuscendo anche dai soliti schemi, si sono divertiti a proporre nuovi percorsi di gusto. L’abbinamento tra l’Albamar ed il “Calamaro sotto la sabbia”, la cui sapidità ben incontrava le note balsamiche di questo vino atlantico, è stato straordinario. Inoltre, la gente torna e chiede di questi vini. Il pubblico sembra pronto”.

Grazia, titolare dell’enoteca Bibenda a Roma, ha sottolineato l’importanza di non lasciarsi ingannare da quella narrativa comune che vede la territorialità come una prigione di gusto. “In Italia si fanno degli ottimi vini, ma anche dei pessimi vini. Una volta appurato ciò, diventa fondamentale per tutti coloro che vogliono crescere assieme al vino, provare altro, cercando di non cedere alla comode lusinghe di ciò ci è già familiare. BEVO IBERICO ha convinto poiché ha rilanciato l’immagine di un territorio, quello della penisola iberica, riaffermandolo come uno dei terroir più interessanti da scoprire nei prossimi anni”. 

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In conclusione, a fronte di un importante successo di pubblico in tutte le tappe del tour, si è riscontrata una voglia di andare avanti lungo la strada tracciata, sia da parte di enotecari e ristoratori che da parte dei consumatori, al fine di continuare a rivalutare queste zone che, nonostante un mercato ed una burocrazia sempre più opprimenti, regalano grandi emozioni.

Il tour di quest’anno rappresenta solo l’inizio di un nuovo percorso: VITE, infatti, continuerà a diffondere la cultura enologica iberica attraverso l’importazione di nuovi vini, carichi di questo rinnovato spirito, in grado di convincere anche i più scettici.

25.04.2016 - VITE PRODUZIONE RISERVATA

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